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Mentre continuano a diminuire sia la spesa farmaceutica netta convenzionata SSN, calata del -2,4% rispetto al 2015, sia il numero delle ricette di farmaci erogati in regime convenzionale (-1,5%), si assiste a un sensibile incremento della spesa (+8,3%) e delle prescrizioni (+9,7%) relative a farmaci dispensati dalle farmacie in regime di distribuzione per conto.
Prosegue anche il calo valore medio netto delle ricette spedite in regime convenzionale (-1%, mentre il valore lordo è calato solo del -0,5%, a conferma della frenata del trend di riduzione del prezzo medio dei farmaci erogati in regime convenzionale).
Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa - oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci SSN -con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel 2016 un risparmio di circa 500 milioni di euro, ai quali vanno sommati circa 70 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007 e sempre prorogato, volto a compensare la mancata riduzione del 5% del prezzo di una serie di medicinali. A tali pesanti oneri si è aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell’1,82% sulla spesa farmaceutica, aumentata, da luglio 2012, al 2,25%. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel periodo in esame in oltre 191 milioni di euro. Complessivamente, quindi, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nel 2016, è stato di circa 760 milioni di euro.
Prosegue il trend di aumento delle quote di partecipazione a carico dei cittadini, la cui incidenza sulla spesa lorda è passata dal 13,7% del 2015 al 14,2% del 2016.
Secondo un'analisi di IMS Health, a livello mondiale Nel 2016 la spesa farmaceutica nel mondo ha raggiunto e superato i 1.100 miliardi di dollari. La crescita nei prossimi cinque anni rallenterà rispetto al quinquennio precedente ma porterà comunque il valore globale del mercato attorno ai 1.400 miliardi a valori realizzo industria. La stima dei valori assoluti è al netto di sconti e negoziazioni ma le previsioni indicano comunque una crescita fra il 4 ed il 7% nei cinque anni (CAGR 2016-2020). I paesi emergenti terranno un passo di incremento più rapido (6-9%) ed in particolare India e Brasile potrebbero raggiungere ancora la doppia cifra. Per il nostro paese è prevista una evoluzione leggermente più favorevole rispetto ad alcuni dei top 5 EU (Francia e Spagna in particolare con l’incertezza dell’effetto Brexit sul Regno Unito).
IMS evidenzia, inoltre, che
in Italia nel 2016 il mercato farmaceutico ha chiuso con un andamento a valori più che dimezzato rispetto al 2015 (6% verso 13,3%). Il canale ospedaliero ha significativamente rallentato la crescita tornando a single digit negli ultimi mesi dell’anno con l’indebolirsi del contributo dei farmaci antivirali. La distribuzione per nome e per conto vale 1,8 milioni di euro ed è aumentata di oltre 144 milioni di euro rispetto al 2015 ma si evolve ad un passo più contenuto (8,6%).
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