Spesa farmaceutica

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Immagine: mappa ItaliaLa spesa farmaceutica netta convenzionata SSN nell’anno 2012 è diminuita del -9,1% rispetto al 2011: è il sesto anno consecutivo che la spesa farmaceutica convenzionata cala, collocandosi oggi, unica voce del bilancio sanità, a livelli inferiori a quelli del 2001. Si attenua invece sensibilmente la tendenza, in atto negli anni passati, all’aumento del numero delle ricette, che nel 2012 è cresciuto a livello nazionale solo del +0,2%, mentre in alcune Regioni è addirittura diminuito, anche a seguito dell’incremento della distribuzione diretta e per conto. Il calo della spesa farmaceutica convenzionata netta è dovuto alla riduzione del valore medio delle ricette (-9,3%), in conseguenza dei ripetuti tagli dei prezzi dei medicinali, delle trattenute imposte alle farmacie, del crescente impatto dei medicinali equivalenti a seguito della progressiva scadenza di brevetti e della distribuzione diretta o per conto di medicinali acquistati dalle ASL.
Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa - oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci SSN -con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel 2012 un risparmio di oltre 536 milioni di euro, ai quali vanno sommati oltre 73 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007 e sempre prorogato. A tali pesanti oneri si è aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell’1,82% sulla spesa farmaceutica, aumentata, da luglio 2012, al 2,25%. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile in circa 186 milioni di euro per il 2012. Complessivamente, quindi, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nel 2012, è stato di circa 800 milioni di euro. Le farmacie in alcune Regioni (Campania, Calabria, Lazio, ma anche Piemonte) subiscono ritardi nei pagamenti da parte delle ASL, che incidono negativamente sull’equilibrio economico delle farmacie stesse.
La difficile situazione economica delle farmacie è confermata dalle notizie del fallimento di alcune farmacie in Friuli e in Campania. In aumento le quote di partecipazione a carico dei cittadini a seguito degli aumenti dei ticket a livello regionale e del ricorso dei cittadini a medicinali di marca più costosi, con pagamento della differenza di prezzo rispetto all’equivalente di prezzo più basso, determinato dalle polemiche sull’efficacia dei generici e sulla sostituzione da parte del farmacista. Le farmacie, con le trattenute, e i cittadini con i ticket, contribuiscono sostanzialmente nella stessa misura al contenimento della spesa. I farmaci per il sistema cardiovascolare si confermano il gruppo terapeutico a maggior spesa nel 2012, mentre la categoria più prescritta è quella degli inibitori della pompa acida. La specialità medicinale più prescritta è la cardioaspirina.

 
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