VACCINI E TABELLA VACCINALE

(giugno 2019)

Per comprendere  il funzionamento  dei vaccini,  bisogna prima capire come si comporta il nostro organismo quando entra in contatto con  un agente estraneo, ossia che non fa parte di esso.  Il nostro sistema immunitario è costituito da cellule differenti che collaborano per riconoscere l’agente estraneo, memorizzarne la struttura, in modo tale da riconoscerlo alla successiva esposizione,  acquisire un’immunità innata e infine distruggerlo. Le cellule in questione sono varie e ognuna di esse ha un compito ben preciso, lavorano però all’unisono con l’obiettivo comune di distruggere il patogeno (virus, batterio). Tra queste ricordiamo i linfociti B  (producono gli anticorpi, Ig), i linfociti T ( si suddividono in molti sottotipi) e i macrofagi (inglobano e digeriscono il patogeno). Così il nostro sistema immunitario ci protegge dalle sostanze estranee e ne memorizza la struttura. Questo meccanismo è fondamentale ed è alla base del metodo vaccinale. 

In passato malattie infettive gravi sono state causa di morte e gravi infermità in tutto il mondo. Tra le più rilevanti ricordiamo: il tetano, la pertosse, il morbillo, la poliomelite, la difterite, l’epatite B, la rosolia. L’agente eziologico di tali malattie è rappresentato da virus o batteri. Grazie alla ricerca in ambito scientifico si è scoperto un modo per rendere le persone  immuni ad alcune malattie senza che si manifestino i sintomi.                               

Questo metodo prende il nome di Vaccinazione e ci fornisce un’immunità acquisita. Il vaccino è un preparato ottenuto da un batterio o un virus, trattato chimicamente in laboratorio:  la porzione attiva del patogeno viene modificata in modo tale da non provocare i sintomi della malattia, ma da essere comunque riconosciuta dal sistema immunitario umano come agente estraneo, così da renderci immuni al successivo incontro con lo stesso patogeno.

L’immunità è dovuta al fatto che la risposta immunitaria alle successive esposizioni sarà più rapida, efficiente ed efficace.  In Italia il primo vaccino reso obbligatorio fu quello del Vaiolo (Legge sanitaria del 22 dicembre1888) e solo nel 1980 l’OMS dichiarò l’eradicazione a livello mondiale della malattia. Nel tempo le leggi sulle vaccinazioni sono state modificate rendendo ad oggi obbligatori, per tutti i nuovi nati dal 2017, i vaccini contro: difterite, tetano, pertosse, poliomelite, haemophilus influenzae B, epatite B, morbillo, rosolia, parotite e varicella.

E’ fondamentale che le vaccinazioni vengano eseguite sulla maggior parte della popolazione perché  l’efficacia vaccinale a livello di collettività è proporzionale al numero dei vaccinati. Da qui il concetto di  Immunità di Gregge grazie alla quale raggiunta un’elevata copertura vaccinale (90%-95%)  si riduce drasticamente la possibilità di diffusione del patogeno. In questo modo vengono tutelati anche coloro che, per differenti motivi, non possono vaccinarsi (immunodepressi, gravemente malati, neonati, allergici).

Il calendario vaccinale è un utile tabella di consultazione per conoscere le varie vaccinazioni obbligatorie e raccomandate da eseguire.


 
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