Dopo il via libera dell’assemblea generale di mercoledì scorso, è conto alla rovescia per l’effettiva decorrenza della polizza Zurich che aiuta i titolari di farmacia colpiti da malattia o infortunio a pagare il sostituto. Ieri Federfarma ha diffuso tramite circolare il modulo che gli associati in possesso dei requisiti – ossia non disporre di personale laureato in farmacia e avere un’età inferiore agli 80 anni – devono compilare e restituire entro il 15 ottobre (tramite fax o mail,
box@federfarma.it). Si tratta di un’autocertificazione che serve al sindacato per trasmettere alla compagnia assicurativa l’elenco nominale degli assicurati, in modo da completare la stesura del contratto e rendere quindi effettiva la copertura. Un traguardo che per la presidente del Sunifar, Silvia Pagliacci, è motivo di grande soddisfazione.
Presidente, state per mettere la spunta ad un’altra proposta del programma politico con cui siete stati eletti. I rurali si apprestano ad avere un’altra sicurezza in più?
Direi proprio di sì ma, attenzione, questa polizza non è destinata soltanto ai rurali ma riguarda tutti i titolari di farmacia che non hanno collaboratori laureati. In caso di malattia o infortunio questi colleghi farebbero fatica a pagarsi il sostituto, quindi la polizza è per venire in loro aiuto. Tengo molto a questa iniziativa, perché conferma una volta di più operosità e compattezza di questo consiglio di presidenza e mette in risalto la sensibilità della categoria per la continuità del servizio farmaceutico: facciamo affidamento sulle nostre stesse risorse (la polizza è interamente coperta dal sindacato, che userà le risorse risparmiate in questi mesi dall’abbassamento delle diarie, ndr) per garantire alla collettività che le farmacie rimangano sempre aperte. Ma soprattutto, è un progetto che nasce da una proposta della ruralità e dimostra che i rurali possono contribuire a risolvere i problemi della categoria nel suo insieme.
Perché questa precisazione?
Il fatto è che quando alziamo la mano per chiedere agevolazioni o per segnalare le particolari difficoltà in cui versano le farmacie rurali, avverto talvolta una sorta di fastidio anche in qualche collega della base; un’occhiata ironica come se dicesse: “ecco, sono arrivati quelli che si stracciano le vesti”. Bene, questa iniziativa sulla polizza per il sostituto dimostra che i rurali, malgrado la loro situazione talvolta ai limiti della dignità economica e professionale, pensano sempre in positivo e vogliono dare un contributo fattivo alla farmacia italiana. Fare il titolare di farmacia in un piccolo paesino è talvolta una scelta difficile ma diventa anche uno stile di vita; sicuramente mai un ripiego.
E’ per questo che ieri il Sunifar ha accolto con soddisfazione il via libera del Senato alla legge “salva-borghi”, sui comuni con meno di 5mila abitanti?
Sì. L'approvazione di questa legge rappresenta un importante segnale di attenzione, perché agevola l’adozione di misure a tutela delle attività locali e contrasta lo spopolamento. Lo sviluppo dei piccoli comuni e delle loro infrastrutture non può che migliorare la vita dei loro abitanti e di chi assicura servizi: ad esempio, per offrire servizi di telemedicina nelle farmacie è indispensabile la banda larga, il cui ampliamento è previsto espressamente dalla nuova legge. (AS)