Potrebbe diventare una buona notizia anche per le farmacie del territorio l’intesa raggiunta l’altro ieri al tavolo dell’Aifa sulla medicina generale, che apre gestione e aggiornamento dei piani terapeutici ai medici di famiglia. L’accordo, fortemente cercato dalla Fimmg, mira infatti a riportare sul territorio la prescrizione di circa 1.500 farmaci appartenenti a una trentina di categorie terapeutiche, oggi riservati alla scelta dello specialista proprio attraverso lo strumento dei piani terapeutici. Ne deriva, per i pazienti e per i cronici in particolare, un vero e proprio “elastico” tra ambulatori, perché quando c’è da aprire il piano (la cui durata varia da un trimestre a un anno intero) o aggiornarlo l’interlocutore è lo specialista, quando invece c’è da ripetere la ricetta c’è da andare dal mmg. E se la tappa è in ospedale, capita sovente che poi la prima fornitura arrivi in distribuzione diretta, dalla farmacia ospedaliera.
L’intesa, in sostanza, dovrebbe semplificare la vita ai pazienti e restituire alla “penna” del medico di famiglia un consistente numero di farmaci di recente uscita, come gli anticoagulanti di nuova generazione, le incretine e diverse specialità in associazione per la Bpco. Non da subito però: alla dichiarazione d’intenti sottoscritta giovedì da Aifa e Fimmg, infatti, dovrebbe seguire una serie di incontri tecnici, nei quali concordare gli strumenti – web-based – per raccordare specialisti e medici di famiglia e consentire a questi ultimi di gestire i piani in maggiore autonomia. «E’ una battaglia che vogliamo combattere con le farmacie» commenta a Filodiretto il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti «perché riportare sul territorio questi farmaci conviene a entrambe le categorie. Facciamo fronte comune, altrimenti verremo emarginati». «Condividiamo l’impegno della Fimmg» è l’immediata replica della presidente di Federfarma, Annarosa Racca «va fatto ogni sforzo per riportare i farmaci innovativi sul territorio».
L’appello alla coesione dimostra che l’intesa con Aifa non autorizza i mmg a cantare già vittoria. Sono anni, d’altronde, che in tema di piani terapeutici l’Agenzia del farmaco fa promesse alla medicina di famiglia ma poi le cose rimangono in sospeso: nel 2014, quando alla direzione generale dell’Agenzia c’era Luca Pani, venne concertata una sperimentazione nella quale un paio di migliaia di generalisti avrebbe gestito tali piani in totale autonomia, ma di fatto il progetto non partì mai. Nell’estate scorsa, al termine di un incontro chiarificatore, Aifa promise a Fimmg che la sperimentazione sarebbe stata rimessa in pista, ma poi fu di nuovo stallo. Che la terza sia la volta buona? (AS)