Ammonterà a 113,3 miliardi di euro il budget che il Servizio sanitario nazionale avrà a disposizione per il 2016. Lo mette nero su bianco la nota di aggiornamento al Def (il Documento di economia e finanza) approvata dal Consiglio dei Ministri per recepire le ultime proiezioni sull’aumento tendenziale del Pil: il tasso di crescita si preannuncia migliore del previsto di circa tre decimi di punto e di conseguenza la Sanità si dovrà aspettare nel 2016 circa 200 milioni in più rispetto a quanto preventivato ad aprile dalla
prima edizione del def.
La vera notizia, tuttavia, non è rappresentata dai soldi in più ma dai tagli che non ci saranno. Con la nota di aggiornamento, infatti, trovano conferma le rassicurazioni di Governo e maggioranza sull’assenza di interventi a carico della spesa sanitaria. Soltanto la settimana scorsa si erano espressi in tal senso il responsabile Sanità del Pd, Federico Gelli, e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Che ieri ha espresso soddisfazione per la nota del Governo: «L'Aggiornamento del
Def è positivo» ha detto a margine di un evento «ci dà una boccata di ossigeno. Non dobbiamo però perdere l'occasione, perché è una sfida non solo del Governo ma anche dei territori: vanno implementate le riforme, altrimenti dopo sei mesi ci si trova da capo».
Confermati, nella nota, anche gli obiettivi della spending review in campo sanitario: centralizzazione degli acquisti e standardizzazione dei prezzi di gara rimangono tra gli interventi in agenda per razionalizzare e ottimizzare la spesa. I risparmi, come chiedono le Regioni, dovrebbero però restare nel budget del Ssn. (AS)