Il dicastero della Salute inglese ha deciso di rifinanziare per altri sei mesi i New medicine services, i servizi erogati dalle farmacie del territorio in cambio di una specifica remunerazione. Lanciati nell’ottobre del 2011 sulla base di un contratto che sarebbe andato in scadenza il prossimo aprile, tali servizi riceveranno un finanziamento aggiuntivo di 20 milioni di sterline, pari a 23,36 milioni di euro. Non si è trattato di una decisione scontata, perché anche nel Regno Unito la crisi rende sempre più difficile il reperimento delle risorse con cui coprire tutti i servizi sanitari. Erano pessimisti persino i farmacisti britannici, che ora possono rifiatare per qualche mese: grazie anche ai New medicine services, infatti, le farmacie d’oltremanica hanno goduto, in media, di incrementi di fatturato attorno al 10%.
I sei mesi di proroga daranno all’Università di Nottingham il tempo di completare la ricerca commissionata dal Nhs (Il Ssn britannico) sui risultati clinici dei Nms, dai quali dipenderà il finanziamento a regime di tali servizi. Da parte sua il Psnc, l’organismo che rappresenta le farmacie nei rinnovi convenzionali, aveva già eseguito una propria valutazione dalla quale era emerso che il 32 % dei pazienti con problemi di compliance aveva riportato miglioramenti grazie al supporto delle farmacie.