Aggiornamento Tariffa, la professione ringrazia e chiede rapidità
16/06/2017 00:37:53
Il benestare del Ministero a un aggiornamento «organico e complessivo» della Tariffa nazionale regala ai farmacisti un risultato importante, anzi storico. Ora però, c’è da trasformare gli impegni in fatti. E’ il commento pressoché unanime con cui le organizzazioni della professione presenti mercoledì all’incontro con il dicastero (Federfarma, Fofi, Assofarm, Farmacie Unite, Utifar, Sifap e Asfi) valutano nel “day after” gli esiti della riunione. E se tutti rivolgono un sentito ringraziamento al ministro Lorenzin per aver raccolto sollecitamente la richiesta di confronto proveniente da farmacie e farmacisti, in molti ricordano che l’importante apertura sulla Tariffa nazionale comunque non “disinnesca” il decreto del 23 maggio scorso, che ha stabilito per la cannabis terapeutica un prezzo al pubblico di 9 euro al grammo e che da domenica 18 giugno entrerà definitivamente in vigore. «Nell’incontro di mercoledì abbiamo ottenuto l’obiettivo massimo raggiungibile in quell’appuntamento» spiega a Filodiretto il presidente dell’Utifar, Eugenio Leopardi «e questo dimostra che l’unità paga. Ora dobbiamo essere un’altra volta bravi e tramutare la soddisfazione per quanto raccolto in cose concrete». L’auspicio dell’Utifar, dunque, è che il tavolo tecnico promesso dal Ministero per aggiornare la Tariffa nazionale «si riunisca rapidamente e completi il suo lavoro, magari prima della pausa estiva». «Se la professione continuerà a lavorare all’unisono come ha fatto nei giorni scorsi per la prima volta da molto tempo» tranquillizza il presidente di Federfarma, Marco Cossolo «i risultati continueranno a venire. Quello che abbiamo ottenuto mercoledì ha un valore storico, perché restituisce valore all’attività galenica delle farmacie che così potranno offrire un’assistenza farmaceutica ancora più completa. Quanto al tavolo tecnico, il sindacato di certo non aspetta tempo, perché ieri abbiamo già individuato il nome di colui che rappresenterà la Federazione: si tratta di Andrea Cicconetti, segretario di Federfarma Roma».
Anche per il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, ci sono gli spazi per essere ottimisti: «Il Ministero ha fatto vedere che c’è» osserva «quanto al lavoro tecnico, si potrebbe recuperare la metodica utilizzata a suo tempo per il tavolo sulla galenica (istituito all’inizio dell’anno dal Ministero dopo le proteste dei farmacisti per i numerosi decreti ministeriali sulle preparazioni dimagranti). La Fofi, in ogni caso, è pronta a svolgere ancora una volta la sua funzione di collante delle diverse componenti della professione, per coordinare e aggregare tutti i contributi». Ottimismo anche da Farmacie Unite: «Abbiamo apprezzato tutti l’impegno del Ministro che è palpabile» commenta il presidente, Franco Gariboldi Muschietti «ora ci attendiamo una convocazione del tavolo a breve. Se si vuole che la farmacia abbia un ruolo nell’assistenza territoriale, le vanno anche assicurati i mezzi con cui sostenersi».
Valutazioni più caute arrivano invece dalle altre due società scientifiche presenti all’incontro, Sifap e Asfi. «Il fatto che il Ministero abbia subito dato ascolto alla richiesta congiunta di tutte le organizzazioni di essere ascoltate è senz’altro positivo» commenta la presidente della Società italiana farmacisti preparatori, Paola Minghetti «resta il rammarico per un provvedimento che si sarebbe potuto evitare se si fosse dato ascolto alla Fofi e al suo parere preventivo. Perché il tavolo promesso dal Ministero sarà probabilmente convocato a breve, ma per aggiornare la Tariffa servirà un lavoro lungo alcuni mesi e nel frattempo il decreto sulla cannabis farà sentire i suoi effetti. La speranza è che a breve il Ministero intervenga sospendendo provvisoriamente il decreto fino all’aggiornamento di prezzi e onorari». «Finalmente abbiamo convinto il dicastero a mettere mano alla Tariffa nazionale» aggiunge il presidente di Asfi, Maurizio Cini «resta il problema del prezzo della cannabis, che certamente si può superare con l’aggiornamento della Tariffa ma serviranno diversi mesi. Le farmacie che fanno preparazioni dovranno farsi carico di qualche sacrificio». Anche Assofarm invita a rimanere con i piedi per terra. «Di lavoro da fare ce n’è ancora» osserva il presidente delle farmacie pubbliche, Venanzio Gizzi «meglio quindi restare concreti e determinati». (AS)