S’avvicina la scadenza del 13 agosto e si infittiscono le richieste di un rinvio della norma che impone a tutti i professionisti iscritti a un albo di coprirsi dal rischio professionale. Le pressioni più forti arrivano in questi ultimi giorni dai medici, che temono di essere salassati dalle compagnie assicurative: in alcune specialità – ortopedia e ginecologia per citarne due – le cause civili scattano ormai con una tale frequenza che diventa sempre più difficile trovare assicuratori disposti a sottoscrivere una polizza, e comunque a costi in continua crescita.
Di qui gli inviti a un rinvio della scadenza lanciati da diverse sigle del mondo medico, dagli ospedalieri di Fp-Cgil ai generalisti dello Smi, passando per alcuni presidenti di Ordine. Appelli che non hanno lasciato insensibile la politica, perché ieri Luca Coletto, coordinatore degli assessori alla Sanità delle Regioni, ha promesso di portare il tema davanti alla Commissione salute delle Regioni, riunita oggi in preparazione della Conferenza di domani. «Sono favorevole a un rinvio» ha detto «perché si tratta di una questione da approfondire in ogni suo aspetto ,anche alla luce dell’oggettivo forte aumento delle azioni risarcitorie. Bisogna trovare il giusto equilibrio e per questo serve tempo». (AS)