Tornerà al mittente per una verifica con le sigle della filiera il decreto della Salute sulla remunerazione di farmacie e grossisti che domani dovrebbe approdare in Conferenza delle Regioni. Questa la promessa di Renato Balduzzi, tra gli ospiti del convegno al Capranica nella doppia veste di ministro uscente e candidato alle politiche del 25 febbraio (nella lista di Mario Monti). A portare i lavori sul tema della remunerazione era stata Annarosa Racca, che nella sua relazione introduttiva aveva chiesto di ripartire dall’accordo del 16 ottobre per trovare un modello che accontenti tutti. «La proposta che c’è nel suo decreto» ha detto la presidente di Federfarma a Balduzzi «non la vogliamo».
Il Ministro ha replicato riconfermando l’apertura già espressa una decina di giorni fa a Bologna: «Sulla remunerazione» ha detto «vogliamo una riforma che abbia il consenso di tutti. Il decreto doveva andare avanti perché così imponeva l’iter formale, abbiamo ancora un mese per trovare una linea condivisa». «Domani il decreto va alle Regioni per il loro parere» ha incalzato Racca «vuol dire che lo ritirate?». «Come ho detto» è stata la replica di Balduzzi «non è pensabile che una novità così importante possa essere decisa solo per decreto, va condivisa».
Si vedrà domani in Conferenza delle Regioni come si concretizzerà il passo indietro promesso dal Ministro. Nell’attesa, va comunque avanti la procedura di diffida messa in moto da Federfarma alla prima apparizione del decreto: proprio oggi sono partiti gli avvisi formali verso Regioni e Governo, accompagnate peraltro da una nota che esprime apprezzamento per le aperture di stamattina.