Il Patto per la salute delinea una nuova rotta per il Servizio sanitario nazionale nel segno della qualità, dando, dopo anni di tagli lineari, certezze sul fronte del budget di spesa e la possibilità di avviare una programmazione triennale. Obiettivo è rendere il sistema sanitario sostenibile di fronte alle sfide dell’invecchiamento, dell’arrivo di nuovi farmaci più efficaci ma costosi e della medicina personalizzata. È questo il messaggio lanciato dal Ministro della salute Beatrice Lorenzin in occasione della presentazione ufficiale del nuovo Patto per la salute, avvenuta nell’ambito di un convegno organizzato dal Nuovo Centrodestra, presente, tra gli altri, il capogruppo del NCD alla Camera Nunzia De Girolamo.
Tanti i punti qualificanti del Patto evidenziati dal Ministro: la lotta agli sprechi per ottenere risparmi da reinvestire in sanità, la garanzia per tutti i cittadini dell’accesso alle cure, ai farmaci e a uno standard qualitativo di assistenza con l’aggiornamento dei LEA e del nomenclatore tariffario, l’umanizzazione delle cure.
Elemento centrale del Patto è la riorganizzazione dell’assistenza attraverso il potenziamento della sanità del territorio per ridurre l’ingolfamento degli ospedali. In questo processo – ha affermato il Ministro Lorenzin – medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacie devono avere un ruolo da protagonisti.
In questo ambito la Farmacia dei servizi ha un ruolo essenziale come presidio sanitario sul territorio, collegato in rete con le altre strutture del SSN.
Tale approccio è perfettamente in linea con l’evoluzione auspicata e sostenuta da Federfarma- presente all’incontro insieme a rappresentanti delle Istituzioni, dell’università e degli altri operatori sanitari - con il Presidente Annarosa Racca e il Vice-Presidente Gioacchino Nicolosi. “L’obiettivo della riorganizzazione del SSN – ha affermato Annarosa Racca – deve essere quello di costruire una sanità territoriale basata sul ruolo centrale del medico di medicina generale e della farmacia come primi presidi sanitari quotidianamente al servizio dei cittadini, grazie alla capillarità, alla professionalità e al rapporto di fiducia che si instaura tra il professionista e il cittadino. Come più volte ha sostenuto il Ministro Lorenzin – ha proseguito il Presidente Federfarma - non dobbiamo inventarci soluzioni strane o stravolgere il sistema: da sempre medici e farmacie operano sul territorio e la loro presenza capillare e il loro impegno professionale vanno sfruttati nel modo migliore. Proprio in quest’ottica Federfarma e Fimmg hanno avviato un confronto per definire strategie comuni.”
(PB)