E’ pronto a una nuova evoluzione il Progetto Zenith, la collaborazione che da cinque anni unisce Promofarma e QuintilesIms con l’obiettivo di fornire alle farmacie del sindacato strumenti gestionali di punta. Nei prossimi giorni la società di servizi controllata da Federfarma rinnoverà con l’azienda partner il contratto triennale, aggiornato nei termini e negli intenti per mantenere il Progetto in linea con i mutamenti di scenario che si prospettano all’orizzonte. E proprio per questo, l’invito che Nicola Stabile, presidente di Promofarma, rivolge agli associati è quello di partecipare con fiducia al viaggio che si sta per intraprendere.
Stabile, nell’assemblea nazionale del sindacato di mercoledì scorso avete illustrato ai delegati i progetti avviati dal nuovo cda di Promofarma. In questa panoramica, Zenith dove si colloca?
Di sicuro tra le opere in cantiere di maggiore rilevanza. Non solo il Progetto offre alle farmacie indipendenti strumenti di analisi del bacino di utenza preziosissimi per ogni titolare; assicura anche alle associazioni territoriali del sindacato un contributo fondamentale alla loro sostenibilità.
In che senso?
Per ogni farmacia che aderisce al progetto Zenith, le associazioni provinciali ottengono un corrispettivo che va ad aggiungersi a quanto già ricevono per i dati delle ricette. A beneficiarne, ovviamente, sono anche i titolari, che usufruiscono di un livello di servizio superiore a quello assicurato dalle attuali quote associative.
Poi ci sono gli strumenti di analisi del mercato…
Altro contributo di valore tutt’altro che trascurabile per i titolari. In questo caso il rinnovo del contratto porterà alcune novità di rilievo: alle farmacie che aderiranno, infatti, saranno proposti due servizi. Il primo è il Reportfarma, strumento di analisi gestionale che consente al farmacista di leggere e analizzare il mercato del proprio bacino di utenza; verrà integrato e arricchito in una versione 2.0 ancora più ricca di indicazioni per i titolari. Il secondo strumento, invece, è la Banca dati dei prezzi medi, altra risorsa analitica che le farmacie potranno sfruttare per sintonizzare al meglio le proprie politiche commerciali.
E in cambio?
In cambio Promofarma e Federfarma dovranno assicurare soltanto due cose. Primo, un netto incremento delle adesioni da parte delle farmacie associate: oggi il Progetto Zenith conta un po’ meno di 5.200 esercizi aderenti, vogliamo arrivare ad almeno 5.500 per la fine dell’anno. Secondo, dovremo diffondere nei titolari di farmacia la cultura della protezione del dato, anche in vista dell’entrata in vigore delle nuove norme europee sulla privacy.
Come contate di accrescere questa sensibilità?
A breve invieremo alle farmacie associate a Federfarma una circolare con allegato un fac-simile di lettera che i titolari dovrebbero poi trasmettere a tutte le società, QuintilesIms compresa, cui forniscono dati. In questa lettera, la farmacia ricorda che la proprietà di tali informazioni è e resta del titolare e che i dati possono essere ridistribuiti a terzi soltanto in forma aggregata e fino a un’eventuale revoca del farmacista stesso. Oggi, invece, capita che le farmacie sottoscrivono inavvertitamente contratti di fornitura nei quali non è neanche prevista una scadenza. Dobbiamo proteggere i nostri dati per tutela d’impresa ma anche per non sminuirne il valore. (AS)