
Le farmacie che dispensano farmaci etici anche quando il paziente è sprovvisto di ricetta si tolgono l’abito della professione e scendono allo stesso livello di un qualsiasi esercizio commerciale. E’ la riflessione che arriva da Federfarma dopo il servizio dell’altro ieri di Striscia la Notizia, nel quale si vedono alcuni farmacisti dispensare senza prescrizione xanax e viagra. «Non posso fare a meno di pensare che si tratti di casi isolati» osserva Annarosa Racca, presidente del sindacato «e vorrei tanto chiedere agli autori di quel servizio quante farmacie sono state visitate prima di trovarne tre che non facessero obiezioni alla richiesta dell’inviato. Questo però è il momento meno adatto per minimizzare o abbozzare difese d’ufficio: siamo nel mirino di tanti che vogliono entrare nel nostro settore ed è fondamentale che la categoria nel suo insieme se ne renda conto». «Alcuni leader in vista delle politiche di febbraio» prosegue la presidente «hanno già fatto capire che la farmacia è ancora tra i loro bersagli, che di picconate potremmo riceverne altre. Oggi più che mai, quindi, non possiamo permetterci “casi isolati”, distrazioni o strappi che diano a questi gruppi argomenti per motivare nuove liberalizzazioni, aperture ancora più estese al mercato». Di qui l’appello di Annarosa Racca a tutta la categoria perché eviti di fornire inconsapevole aiuto ai suoi “nemici”. «La dispensazione di un etico in assenza di ricetta è consentita ma solo in specifici casi» conclude la presidente «applicare da qui in avanti con severità ancora maggiore le regole etiche della nostra professione, forse ci causerà qualche disagio in più con i nostri pazienti ma toglierà alibi e pretesti ai nostri detrattori». (AS)