Un’altra
sforbiciata al budget dell’assistenza farmaceutica assesterebbe un nuovo grave colpo alla
redditività delle farmacie, molte delle quali troverebbero ancora più arduo assicurare il servizio alle loro comunità. E’ l’allarme che arriva da
Federfarma dopo le anticipazioni di ieri, secondo le quali il Governo si preparerebbe a trasferire velocemente in un
decreto legge l’imminente intesa con le Regioni sui tagli della Legge di Stabilità. Tagli che, aveva detto il ministro Lorenzin in un’intervista a Il Sole 24 Ore Sanità, toglierebbero 200 milioni di euro alla spesa farmaceutica, mediante l’anticipo a giugno della revisione del Prontuario. «È assurdo» commenta in una nota il sindacato titolari «da una parte il Governo convoca al Tavolo sulla farmaceutica istituzioni e operatori della filiera per cercare tutti assieme soluzioni innovative con cui ripensare la governance del farmaco; dall’altra invece le Regioni ripropongono i soliti
tagli lineari, stigmatizzati anche dal ministro Lorenzin».
La denuncia Federfarma segue di poche ore le proteste, altrettanto decise, di
Assogenerici,
Farmindustria e
Assobiomedica. «Gli interventi» continua la nota diramata dal sindacato «colpirebbe ancora una volta una voce di spesa trasparente, in calo ormai da anni e oggi a livelli inferiori a quelli del 2001, penalizzando la crescita e l’innovazione all’interno di un settore che ha bisogno di
stabilità e certezze per poter investire nel miglioramento del servizio offerto ai cittadini. Già oggi, poi, sono moltissime le farmacie in forte difficoltà economica: 300 sono a rischio fallimento, tremila in grave sofferenza». La richiesta che Federfarma rivolge al Governo, dunque, è quella di indirizzare la lotta agli sprechi verso altre voci della Sanità e «utilizzare la risorsa rappresentata dalle farmacie per migliorare l’
aderenza alle terapie, ottimizzare l’uso dei medicinali e garantire così una più efficace assistenza farmaceutica ai pazienti e risparmi strutturali al sistema».
Nelle prossime ore se ne saprà di più. Oggi, infatti, la bozza di accordo dovrebbe approdare sul tavolo dei governatori per l’ultimo sì, domani il via libera ufficiale da parte della
Conferenza Stato-Regioni. (AS)