
Nel settore della salute «l’approccio di tipo economico è certamente necessario, non è però sufficiente ed è il momento di umanizzare le cure». Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella conferenza stampa di presentazione della XII Giornata nazionale del sollievo, promossa dalla Fondazione Gigi Ghirotti in collaborazione con il ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni00. «E’ urgente impegnarsi di più per essere vicino al malato e non lasciarlo solo» ha aggiunto Lorenzin osservando che, malgrado la situazione sia molto cambiata dall’approvazione della legge 38/2010, tuttora la metà delle Regioni non ne ha dato applicazione. Perciò è necessario, ha detto il ministro, attivare urgentemente un monitoraggio per capire perché alcune Regioni siano rimaste indietro, in modo da aiutarle a risolvere eventuali problemi e a realizzare le Unità di cure palliative. Un nodo importante è anche la terapia del dolore nei bambini, tema sul quale il ministro intende promuovere un network tra Paesi europei da cui scaturiscano linee di best practice, sia dal punto di vista scientifico che operativo.
L’assistenza domiciliare contempera le due esigenze di umanizzare le cure e di non sprecare risorse, considerando i minori costi che ha rispetto all’ospedale e la migliore qualità di vita assicurata al malato che rimane nella propria casa. Al giornalista Bruno Vespa, da sempre impegnato a sostenere la Fondazione, che ha chiesto al ministro «aiutateci ad aiutarvi a far risparmiare il Ssn», Lorenzin ha risposto raccogliendo la sfida perché «l’assistenza domiciliare potrebbe essere la salvezza del Ssn».
Le farmacie sono un importante punto di riferimento e, in particolare, ben conoscono le esigenze e i bisogni dei malati oncologici, ha ricordato Annarosa Racca, presidente Federfarma, rinnovando al ministro, oltre all’augurio di buon lavoro, la disponibilità alla collaborazione da parte delle 18mila farmacie presenti sul territorio. Grazie all’esperienza quotidiana di dialogo con il malato o con i suoi familiari, le farmacie hanno contribuito alla rivoluzione culturale che ha portato alla legge sulle cure palliative e a quella semplificazione della ricetta dei farmaci antalgici che ha semplificato la vita dei malati e delle loro famiglie. (SN)