
È in corso un censimento, lanciato da Federfarma e volto alle farmacie che già offrono servizi di telemedicina o che hanno comunque intenzione di proporli. È un appello da non sottovalutare assolutamente, perché, dopo le vaccinazioni e i test tramite prelievo di materiale biologico in farmacia, questo è un altro importante passo nell’attuazione del nuovo modello di farmacia quale primo presidio sanitario di prossimità. Il contesto è lo sviluppo della piattaforma nazionale di telemedicina; l’obiettivo è l’arruolamento delle farmacie come terminali delle piattaforme verticali per tele-monitoraggio, tele-consulenza, tele-assistenza e tele-visita. Il censimento non ha scopi meramente statistici, ma mira a una vera e propria mappatura delle farmacie, richiesta da Agenas perché ne possa tener conto nella programmazione e organizzazione sul territorio dei servizi minimi di telemedicina. Chi oggi risponde, domani potrà essere un terminale del SSN per i servizi di telemedicina. Alcuni esempi: nell’ambito della presa in carico di pazienti fragili, potranno essere richieste le semplici prestazioni oggi già oggetto di tele-refertazione in circa 8 mila farmacie (la tele-assistenza); nell’azzeramento della distanza tra curante e assistito, potrà essere affidata alla farmacia un punto base di riferimento (la tele-visita).
Siamo nella Missione 6 del PNRR che ha l’obiettivo di incrementare sensibilmente l’assistenza domiciliare delle persone over 65, con un finanziamento di un miliardo di euro per la piattaforma nazionale e 750 milioni di euro per le piattaforme verticali. È il momento della creazione di un sistema che innerva i nuovi modelli organizzativi assistenziali a livello territoriale a partire dalle Centrali Operative Territoriali e dalle Case della Comunità, per soddisfare la domanda di bisogno di assistenza di prossimità. Chi meglio della farmacia – in particolare quella rurale - può dare queste risposte? Tutto torna: la prosecuzione del cammino verso la farmacia di relazione; il supporto con le risorse della Missione 5 del PNRR alle piccole farmacie perché stiano al passo con le più grandi; il sostegno di una rete uniforme e compatta che può dare un’unica e valida risposta al territorio.
Gianni Petrosillo, presidente Sunifar