
Il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia, ospite ieri alla trasmissione “Vediamoci Chiaro” di TV2000, è intervenuto sul tema della carenza dei farmaci anche in correlazione alla contemporanea circolazione dei virus del Covid e dell’influenza sottolineando che i farmaci vanno utilizzati solo quando realmente necessario.
“Antipiretici, antinfluenzali e alcuni antibiotici che dovessero essere carenti – peraltro il numero di farmaci mancanti risulta limitatissimo - possono essere sostituiti dagli equivalenti, che sono una validissima alternativa” afferma Tobia che riconosce come la traduzione dall’inglese generics abbia portato “ad una banalizzazione di questi farmaci, che hanno, invece, gli stessi effetti di un medicinale di marca, il cui brevetto scaduto permette anche ad altre aziende di produrlo”. Il ruolo dei farmacisti nel sensibilizzare i cittadini all’uso degli equivalenti è fondamentale. “Sin dall’introduzione degli equivalenti in Italia, i farmacisti hanno l’obbligo di proporre la sostituzione del farmaco brand, con la garanzia di continuità con la terapia indicata dal medico”.
Il problema delle carenze, comunque, “non è solo italiano ed è frutto di molteplici concause, come il fatto che il nostro Paese dipende da India e Cina per la produzione di principi attivi. Con il lockdown in Cina, piuttosto che con le difficoltà di approvvigionamento dall’India, ci sono rallentamenti nell’arrivo di queste molecole nel nostro Paese”, spiega Tobia che indica come fattore scatenante “la contemporaneità di Covid e influenza, che ha fatto aumentare la richiesta dei farmaci da banco utilizzati per curare i sintomi di entrambe le patologie”.
Le risposte immediate che le farmacie possono fornire sono, oltre agli equivalenti, le preparazioni galenico magistrali: “Mercoledì, al tavolo sulle carenze, lo stesso Ministro della Salute ha riconosciuto il fondamentale ruolo delle farmacie affermando espressamente che punterà ad incentivare, in particolar modo in questo momento, le preparazioni allestite nelle farmacie italiane”, ha concluso il segretario di Federfarma, sottolineando “la grande fiducia del Ministro nei confronti dei farmacisti”.