
Dei 3.000 farmaci presenti nella lista AIFA, "solo 300 non hanno equivalenti e quindi sono inseriti nella lista degli importabili" ma "la comunicazione allarmistica” unita alla concomitanza dell’aumento della richiesta di alcuni farmaci utilizzati nella cura domiciliare del Covid e dei sintomi dell’influenza stagionale “sta generando una “carenza di rimbalzo” o accaparramento di farmaci da parte dei pazienti, preoccupati di avere una scorta, creando ulteriori tensioni". Lo ha dichiarato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, in audizione davanti alla Commissione Affari sociali della Camera, in merito alla carenza di alcuni farmaci, sottolineando come quelli non sostituibili da farmaci alternativi "sono di fatto meno di 30 referenze". Molti farmaci possono essere sostituiti con un equivalente, altri con farmaci importati da altri Paesi su autorizzazione dell’AIFA, altri ancora possono essere messi a disposizione dalle farmacie sotto forma di preparazione galenica.
Schillaci osserva che il problema della carenza dei farmaci esiste da diverso tempo, ma il nostro Paese ha a disposizione tutti gli strumenti per tenerlo sotto controllo. L’AIFA da sempre si occupa di queste problematiche e ha istituito, già dal 2015, un tavolo tecnico che “ha favorito il dialogo tra amministrazioni centrali, regionali e operatori privati. Proprio di recente” ha proseguito il Ministro “ho promosso un tavolo permanente con gli stakeholder del settore per controllare il fenomeno e promuovere iniziative a tal proposito", il cui secondo incontro si è già tenuto ieri. L’AIFA, inoltre, ha rilasciato di recente l’applicazione per dispositivi mobili “AIFA Medicinali”, uno strumento pratico e immediato per accedere a informazioni e ricevere notifiche sui farmaci. Tramite l’app è possibile verificare eventuali carenze, avere a disposizione informazioni aggiornate sui farmaci, ricevere prime indicazioni su cosa fare quando un farmaco è carente e avvisi sulla loro disponibilità in commercio.