
A Brescia, sempre più cittadini fanno affidamento sulle farmacie per la vaccinazione e non solo. Sono 124mila, infatti, i bresciani che hanno deciso di fare la terza o la quarta dose di vaccino contro il Covid in farmacia. Un numero al quale si sommano quelli delle altre prestazioni offerte, con 31mila somministrazioni di antinfluenzali in 108 farmacie aderenti, oltre ai 2.326 holter e ai 3.338 elettrocardiogrammi eseguiti, che dimostrano come la farmacia dei servizi sia ormai una realtà.
“Il 2022 ha visto un’ulteriore e significativa crescita della farmacia dei servizi, ma nel futuro vogliamo offrire un numero sempre maggiore di prestazioni, finalizzate alla prevenzione e non solo alla cura”, ha sottolineato la presidente di Federfarma Brescia, Clara Mottinelli, commentando i dati all’edizione bresciana del Corriere della Sera.
È chiaro, infatti, che la pandemia ha accelerato questa transizione, ma i farmacisti sono stati pronti a colmare alcune lacune della sanità territoriale, considerando anche l’aumento del numero di farmacie che si sono dotate di servizio di telemedicina, il 61% in più, che significa avere la possibilità di eseguire un ECG e inviare il tracciato a un cardiologo. E la capillarità delle farmacie, tra l’altro, può stimolare la popolazione che invecchia a sottoporsi a questi esami.