
Secondo Walter Ricciardi, docente di igiene dell'Università Cattolica di Roma, “la farmacia di comunità è un modello che ha dato buoni risultati e che, se possibile, bisogna potenziare perché va a completare e migliorare il sistema sanitario del Paese”.
L’esperto, in particolare, parlando al Messaggero, ha spiegato che il sistema sanitario è complesso e si deve avvalere di tutte le forze in campo. “Gli elementi che vanno presi in considerazione sono i medici di medicina generale, le farmacie, i distretti e ovviamente gli ospedali”, ha sottolineato Ricciardi, secondo il quale, “se tutte queste strutture, ognuna per il proprio ruolo, vengono gestite bene e lavorano insieme i pazienti possono essere curati in modo efficiente: a partire dalla propria casa fino ad arrivare, ove servisse, in ospedale”.
In questo contesto, Ricciardi è convinto che si deve valorizzare "quello che in Europa è un modello positivo che esiste solo in Italia e forse in Spagna: la farmacia di comunità. Negli altri Paesi, a partire da quelli del nord Europa, spesso sono solo dei supermercati che non di rado fanno capo a multinazionali. Il nostro modello, con la ramificazione sul territorio, serve a garantire la vicinanza e la prossimità al paziente".