UE: alzare il tasso di vaccinazione in Europa

11/11/2022 08:26:00
Oltre cento i partecipanti al webinar organizzato dalla Commissione europea lo scorso 26 ottobre sul tema della vaccinazione contro il Covid ed influenza stagionale. L’Incontro si è articolato in due fasi: nella prima parte, che ha visto la partecipazione di EMA, ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e OMS, si è parlato della prossima stagione vaccinale e di come proteggere i soggetti più vulnerabili; nella seconda parte di come aumentare la fiducia nella efficacia e sicurezza della vaccinazione e come combattere la disinformazione.
John Ryan della DG Salute, ha evidenziato l’importanza della vaccinazione, argomento centrale nelle discussioni sulla salute pubblica, anche per il numero sempre maggiore di malattie che possono essere evitate con le vaccinazioni. La Commissione europea ha pubblicato un libro bianco su tale argomento affinché gli Stati membri mettano in essere strategie tese ad incrementare il tasso di vaccinazione soprattutto per la popolazione a rischio. Tali strategie sono anche fondamentali per correggere la percezione pubblica e combattere la disinformazione e chi meglio di medici, infermieri e farmacisti per diffondere al meglio tale concetto nei confronti di tali soggetti a rischio?
Edoardo Colzani, dell’ECDC, ha mostrato un aggiornamento epidemiologico su COVID 19 e influenza. I dati presentati mostrano una diminuzione di quasi tutti gli indicatori epidemiologici, indice che il pericolo sta rallentando, anche se è vi è eterogeneità tra Paesi. Se i dati relativi al tasso di vaccinazione in Europa mostrano una copertura vaccinale soddisfacente, ciò non significa che occorra abbassare la guardia sulla presente campagna vaccinale.
L’OMS ha quindi presentato la campagna di vaccinazione autunno/inverno 22/23 lanciata in occasione della giornata europea dell’influenza, il 12 ottobre, in cui è stata presentata anche la dichiarazione congiunta firmata con Commissione europea ed ECDC. I soggetti target della campagna vaccinale sono quelli a maggior rischio di infezione: persone con più patologie, anziani, donne in gravidanza, professionisti sanitari e, a seconda delle situazioni nazionali, anche rifugiati politici. Il lancio della campagna ha avuto un grande successo sui social media con messaggi adattabili ai contesti nazionali.
Infine, il focus sullo stato di fiducia nei vaccini nell’UE nel 2022, report della Commissione UE che sarà pubblicato nel mese di novembre. Il rapporto valuta e compara i dati raccolti durante gli anni 2015, 2018, 2020 e ora 2022. In Europa, la fiducia nella vaccinazione nel pubblico durante il 2020 non è molto cambiata rispetto al 2018. La fiducia nei professionisti sanitari rimane alta. Il tasso di fiducia varia attraverso i Paesi e dipende dai tipi di vaccino. I più giovani nutrono meno fiducia nei vaccini. Il tasso di fiducia è fluttuante, ma è interessante notare come la pandemia da Covid abbia incrementato molto la fiducia nella sicurezza dei vaccini.
John Kinsman, dell’ECDC, ha invece aperto spunti di riflessione su come facilitare l’accettazione e l’adozione della vaccinazione. A tale proposito è essenziale la fiducia, in particolare tra paziente e operatore sanitario. La fiducia è però difficile da costruire e facile da perdere e richiede empatia e nessun pre-giudizio da parte dell'operatore sanitario nei confronti del paziente.
Quello che è emerso da tutti gli interventi è che i vaccini proteggono da malattie e morti e sono strumento cruciale nella lotta contro COVID-19 e influenza. Si prevede che le infezioni da virus influenzale e SARS-CoV2 aumenteranno durante l’inverno in Europa a causa di fattori quali la diffusione delle varianti, il calo dell'immunità e l'allentamento delle misure sociali. Per tale motivo è stata prevista la possibilità della co-somministrazione di vaccini contro influenza-COVID che i professionisti sanitari sono chiamati ad incentivare presso tutti i loro pazienti, con un’attenzione particolare verso i soggetti più fragili. (EP)

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