
Il primo pensiero del neo ministro della Salute Orazio Schillaci, alla presentazione del rapporto Meridiano Sanità, va ai professionisti della salute. “Vorrei che tutti gli operatori del Servizio sanitario nazionale che si sono sacrificati in questi 2 anni possano essere gratificati”. Il passo successivo sarà “agire sul PNRR per trovare le soluzioni adeguate a quello che la pandemia ha messo in evidenza, cioè la fragilità del nostro sistema soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione del territorio. Abbiamo di fronte sfide importanti: quella della cronicità legata al progressivo invecchiamento della popolazione”, dichiara Schillaci, così come quella “della sostenibilità economica, garantendo un'assistenza equa nel rispetto dei principi di universalità e uguaglianza del Servizio Sanitario Nazionale. La sfida One Health evoluta nella Planetary Health, in cui la salute è intesa quale risultato dello sviluppo armonico e sostenibile dell'essere umano, della natura e dell'ambiente”. Il ministro si sofferma poi sull'attuazione del nuovo piano nazionale della prevenzione 2020-2025, "con un rinnovato impegno secondo l'approccio life course". "In Italia - aggiunge - le persone più povere di risorse e competenze sono più esposte e più vulnerabili ai fattori di rischio: si ammalano di più, guariscono di meno e muoiono prima. Nelle regioni del Sud si concentrano povertà e diseguaglianze sociali. Il Piano deve perciò promuovere interventi intersettoriali, realizzati anche attraverso la valorizzazione di risorse interne delle comunità che superino l'ambito sanitario, intervenendo in maniera più incisiva su alcuni determinanti sociali della salute".
È in corso di definizione poi, continua Schillaci "il nuovo piano nazionale di contrasto all'antibiotico-resistenza 2022-2025 in attesa di ricevere il parere formale e la successiva approvazione in Conferenza Stato-Regioni". "Questo piano - prosegue - focalizza l'attenzione sull'antibiotico-resistenza e prevede una maggiore integrazione tra settore umano, animale e ambientale secondo l'approccio One Health". "Si deve poi - ha concluso - procedere rapidamente alla predisposizione del piano nazionale di prevenzione vaccinale".