Oltre due italiani su tre sono favorevoli alla possibilità di potersi far vaccinare dal proprio farmacista di fiducia e una persona su due, si dichiara più propensa alla vaccinazione se a somministrare il vaccino fosse il farmacista.
Sono questi i numeri emersi dalla ricerca di Doxa Pharma “La farmacia italiana tra consulenza, servizi e hub vaccinale nel percepito dei clienti”, presentata a Cosmofarma, che ha valutato l’orientamento degli italiani rispetto all'introduzione della vaccinazione tra i nuovi servizi offerti dal farmacista in farmacia, anche nella fase post-emergenza. Secondo l’indagine, il forte radicamento sul territorio e la capacità di ascolto, uniti all’efficienza del servizio, sono i fattori che più di altri rendono preferibile per persone adulte e anziane la vaccinazione da parte del farmacista. Per 2 intervistati su 3, andrebbero somministrati in farmacia tutti i vaccini disponibili, sia quelli previsti per l’età pediatrica, sia quelli raccomandati per la popolazione anziana. Comodità, utilità e ottimizzazione dei tempi sono gli aspetti maggiormente indicati da chi è a favore della somministrazione dei vaccini in farmacia.
“In questo scenario di riferimento – riportano le conclusioni dell’indagine, si evidenzia che “la possibilità di attivare le farmacie italiane come polo vaccinale sembra interessare la maggioranza dei rispondenti, in particolare tra le fasce meno giovani e tra chi è complessivamente più aperto alle vaccinazioni. La farmacia come polo vaccinale rappresenta per tutti un possibile upgrade in termini di comodità rispetto all’attuale sistema di gestione dei processi vaccinali: vicinanza, diffusione sul territorio e facilità di prenotazione” sono tra i fattori principali che convincono gli intervistati.