“Percorso di presa in carico, rapporti tra farmacie e case di comunità, ruolo delle farmacie rurali sono i punti cardine sui quali lavoreremo nei prossimi mesi”. Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia Romagna, indica la strada da percorrere nel futuro prossimo della farmacia emiliana, dopo la proroga dell'intesa sottoscritta tre anni fa con la Regione Emilia-Romagna, che oggi annuncia anche un rafforzamento della collaborazione per realizzare la farmacia dei servizi.
Il progetto è quello di una farmacia che assuma un ruolo di presidio nella sanità territoriale in una strategia di sviluppo delle reti di prossimità nel territorio. Tale farmacia potrà porsi come supporto alla presa in carico dei pazienti cronici, realizzando attività mirate a facilitare l’aderenza alla terapia, eseguendo la ricognizione farmacologica, valutando le corrette modalità di assunzione dei farmaci attraverso momenti di formazione del paziente.
“Il coinvolgimento sarà ancora più rilevante per quelle farmacie che operano in zone disagiate – continua Gallina Toschi - nei centri con meno di 3mila abitanti le farmacie convenzionate potranno essere parte delle attività di assistenza, in stretto raccordo con i professionisti e le strutture aziendali di riferimento. In questo modo, per i residenti in zona, le farmacie saranno l’unico punto distributivo con un guadagno sia in termini di salute che di tempo da parte di pazienti e famigliari”.
Non solo: le farmacie potranno prendere parte a progetti di farmacovigilanza attiva, sensibilizzando sull’importanza di segnalare sospette reazioni avverse ai farmaci. Andranno previsti progetti di telemedicina, con particolare riferimento al telemonitoraggio a favore di persone affette da patologie croniche, oltre che programmi di screening. Saranno garantiti adeguati programmi di formazione e sistemi di monitoraggio delle attività, coinvolgendo le farmacie nello sviluppo dei sistemi informativi e nella digitalizzazione delle informazioni.
Rossella Gemma