Attuare azioni significative al fine di favorire il corretto smaltimento dei prodotti farmaceutici per una maggiore sostenibilità ambientale e valorizzare le buone pratiche a livello europeo. Sono questi gli obiettivi al centro dell’ultima pubblicazione del PGEU dal titolo “Best Practice Paper on Green and Sustainable Pharmacy in Europe”, di cui si è discusso nel corso dell’evento online “Green and Sustainable Pharmacy”, organizzato lo scorso 22 febbraio. «In qualità di professionisti del farmaco, i farmacisti sono nella posizione ideale per rendere consapevoli i pazienti sui temi della sostenibilità ambientale e per promuovere l'uso consapevole e il corretto smaltimento dei medicinali», dichiara il presidente del PGEU
Roberto Tobia, nel corso dell’evento. Secondo la Comunicazione della Commissione europea, la principale fonte di prodotti farmaceutici che impatta sull’ambiente è «il loro consumo da parte del paziente», spiega Tobia.
Generalmente «tra il 30% e il 90% della dose somministrata per via orale, viene eliminata come sostana attiva nelle urine e nelle feci. Le emissioni provengono principalmente dai sistemi urbani di acque reflue a seguito del consumo domestico di medicinali, con una percentuale minore proveniente da ospedali e strutture sanitarie. «Accogliamo con favore la raccomandazione della Commissione europea di aumentare la collaborazione con gli Stati membri sulla definizione di standard di qualità ambientale per i prodotti farmaceutici che presentano un rischio a livello nazionale», ha sottolineato il presidente Pgeu nel suo intervento. Si stima che circa l'8-10% delle sostanze farmaceutiche nell'ambiente provengano da medicinali smaltiti in modo improprio. Per ridurre gli sprechi e migliorare la gestione dei resi, Tobia ricorda che «oltre a diversi programmi pubblici di smaltimento e raccolta di farmaci, la maggior parte della popolazione europea può restituire medicinali scaduti o inutilizzati alla propria farmacia».
Altro fattore essenziale per la sostenibilità ambientale è la prossimità della farmacia. «Quasi due terzi degli europei possono accedere a una farmacia entro cinque minuti, mentre il 98% può farlo entro 30 minuti. Mantenendo un ampio stock, le farmacie possono soddisfare immediatamente le esigenze della maggior parte dei pazienti. Se un prodotto non è disponibile o esaurito, ai pazienti può spesso essere offerta un'alternativa o essere fornito lo stesso giorno», spiega il presidente Pgeu. Questo consente di ridurre il numero di viaggi non necessari contribuendo «in modo significativo a ridurre l'impatto ambientale» conclude Tobia.