L’Antitrust ha concluso un provvedimento, aperto lo scorso mese di aprile, nei confronti del marketplace Vova. L’indagine antitrust riguardava la condotta illecita nella vendita di beni particolarmente ricercati nel primo periodo della pandemia. A differenza di altri provvedimenti nei confronti di tre marketplace (Amazon, eBay e Wish) la mancanza di una pronta collaborazione è costata a Vova una sanzione di 3 milioni di €.
Il procedimento antitrust aveva nel mirino le attività di vendita di prodotti per la prevenzione e/o la diagnosi del contagio dal virus covid-19, quali test kit anticorpali per l’autodiagnosi del coronavirus, grazie ad attività promozionali che, al tempo, erano in contrasto con precise indicazioni delle Autorità sanitarie circa la non attendibilità di tali test.
In secondo luogo, veniva contestato l’utilizzo di alcuni messaggi pubblicitari che attribuivano a mascherine filtranti una specifica efficacia in termini di protezione e/o di contrasto nei confronti del covid-19.
In entrambi i casi erano stati riscontrati prezzi particolarmente elevati praticati da tale piattaforma gestita in Europa da ZC limited (UK).
Vova, a differenza di Amazon, eBay e Wish - che hanno prontamente messo in atto azioni concrete per evitare, da subito, la vendita di prodotti dubbi nel primo periodo della pandemia - non ha messo in atto alcuna attività di questo tipo e i prodotti in questione hanno continuato ad essere commercializzati per un lungo periodo di tempo su tale piattaforma. Ciò ha portato ad una differente valutazione dell’Antitrust che, in questo caso, ha comminato una sanzione rilevante.
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