
Con il virus SARS-CoV-2 “non si possono fare previsioni. Quello che abbiamo imparato, e che vale anche per le sindromi influenzali, è l’importanza della profilassi vaccinale, in particolare per anziani e fragili. Se oggi possiamo vivere normalmente, è per l’incredibile adesione degli italiani alla campagna vaccinale”. A sottolinearlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), intervistato dal Sole 24 Ore in occasione dei tre anni trascorsi dal primo paziente italiano con il Covid-19, identificato il 21 febbraio 2020 a Codogno.
Brusaferro è cauto sulla fine della pandemia. “Non possiamo dirlo noi, con i dati italiani, visto che si tratta di una sfida sanitaria globale”, precisa il presidente dell’ISS, spiegando che l’eventuale fine della pandemia sarà dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in base ai dati provenienti da tutto il mondo”. È verosimile, comunque, che con il virus del Covid-19 dovremo convivere per anni, ma “l’auspicio è di poter lavorare su prevenzione e controllo, come abbiamo sempre fatto con gli altri virus”, raccomanda l’esperto, indicando, come metodo di prevenzione più efficace la vaccinazione che “protegge contro le forme gravi della malattia”.