In Italia «ci sono scorte di pillole a base di ioduro di potassio e c'è un piano di distribuzione straordinario in farmacia, in caso di vero allarme nucleare». A dichiararlo Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, sentito da Adnkronos Salute in merito all'escalation di un possibile attacco nucleare della Russia nella guerra con l'Ucraina.
Le pillole di iodio servono per contrastare gli effetti dell'inalazione di iodio radioattivo o di una contaminazione da parte di questa sostanza. Tuttavia, «assumere ora queste pillole non ha alcun senso», ha sottolineato Tobia, anche perché assumere iodio senza una vera necessità potrebbe avere effetti collaterali a carico della tiroide.