Sensibilizzare le donne sul tumore ovarico, malattia molto difficile da individuare perché non esistono protocolli di prevenzione consolidati. E’ questo l’impegno della Loto OdV, associazione no profit, che quest’anno per la prima volta con il patrocinio di Federfarma, organizza una serie di iniziative per aumentare la consapevolezza e la conoscenza su questa patologia. Testimonial della campagna è Serena Autieri.
“Da sempre Federfarma supporta con convinzione iniziative di prevenzione e campagne di educazione sanitaria, in quanto la farmacia è il primo presidio sanitario sul territorio, anello di congiunzione tra cittadino e Servizio Sanitario Nazionale” afferma Claudia Pietropoli, consigliere di Federfarma nazionale. “Il rapporto tra cittadino e farmacista si fonda su un legame di profonda fiducia, che apre un canale di comunicazione preferenziale: le esigenze della persona sono al centro del nuovo modello di farmacia di relazione. Sicuramente c’è ancora molto da fare per migliorare la consapevolezza delle donne sulla necessità di non trascurare la propria salute e svolgere controlli regolari, in particolare per prevenire patologie silenti come il tumore ovarico”.
“Vogliamo fare in modo che nessuna donna rimanga indietro – sottolinea Sandra Balboni, Presidente di Loto -. Per farlo è necessario sensibilizzare non solo il pubblico femminile ma anche cittadini e stakeholder perché serve un maggiore sforzo collettivo contro un tumore ancora in gran parte sottovalutato. È questo il senso della Giornata Mondiale che abbiamo l’onore di organizzare a livello internazionale e di promuovere in Italia”.
Una malattia, quella del tumore ovarico, di cui si parla poco ma che secondo gli ultimi dati resi noti in occasione della giornata Mondiale che si è celebrata l’8 maggio, colpisce ogni anno più di 5000 donne con indici di sopravvivenza molto bassi, circa il 40% a 5 anni dalla diagnosi, perché difficile da diagnosticare precocemente.