In occasione dell’accordo sul prezzo calmierato delle mascherine Ffp2, «le farmacie italiane si sono messe a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale consapevoli del loro ruolo di primo presidio sanitario di prossimità». Lo sottolinea il segretario nazionale di Federfarma
Roberto Tobia, a seguito del protocollo firmato con il commissario Francesco Paolo Figliuolo. Tobia evidenzia che «le mascherine Ffp2 si vendono ovunque, anche nella grande distribuzione, e a volte, purtroppo, senza i necessari quanto opportuni controlli di qualità e sicurezza. Le farmacie che stanno aderendo all'accordo hanno accolto l'invito del Governo a praticare un prezzo calmierato fino a un massimo di 75 centesimi, pur non avendo in tante il potere d'acquisto della grande distribuzione organizzata, con l'obiettivo di offrire ai cittadini un dispositivo medico assolutamente sicuro e indispensabile in questo particolare momento pandemico. I margini di questa attività – prosegue - sono sicuramente risibili e non comportano benefici evidenti per le farmacie, che continuano a erogare il servizio nell'interesse della collettività».
In questa fase della pandemia in cui è determinante il supporto delle farmacie alle Istituzioni per contenere i contagi e rispondere prontamente alle necessità di salute dei cittadini, il segretario nazionale di Federfarma precisa: «La fornitura di mascherine e presidi di sicurezza è un dovere: lucrare su questi articoli sarebbe immorale e contrario ai principi della professione del farmacista sui quali abbiamo prestato giuramento».