Le farmacie scendono in campo con le vaccinazioni anche per contrastare l’influenza. «Siamo pronti a dare il nostro contributo sul territorio, dove spesso siamo il primo presidio territoriale di prossimità», dichiara Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, presidente Federfarma Palermo e presidente eletto del Pgeu per il 2022. L’influenza stagionale quest’anno si prevede «più virulenta rispetto agli anni passati e il nostro contributo nelle vaccinazioni antinfluenzali attesta il ruolo del farmacista nella prevenzione», spiega Tobia. «Lo scorso anno i contagi sono stati molto pochi per via della mancata attività sociale, del divieto degli spostamenti, della chiusura di alcune frontiere e dell’utilizzo in maniera massiccia delle mascherine. Quest’anno bisognerà proteggere i soggetti fragili che, più degli altri, corrono seri rischi se contagiati», afferma il segretario nazionale di Federfarma.
Che la situazione sia allarmante è confermato dall’ultimo rapporto epidemiologico “InfluNet”, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS): in soli 7 giorni, infatti, in Italia si sono verificati circa 207mila casi, per un totale di circa 573mila contagi a partire da ottobre. Nella stessa settimana dell’anno precedente, il livello di incidenza era pari a 1,15 casi per mille assistiti, inferiore a quello osservato nell'attuale stagione, pari a 3,5.
Per evitare il sovrapporsi dei virus del Covid e dell’influenza, è fondamentale vaccinarsi. Quest’anno, grazie al contributo delle farmacie, la campagna vaccinale sta procedendo a ritmi più serrati. Le somministrazioni in farmacia sono già iniziate nel Lazio, come conferma l'assessore alla Sanità della Regione, Alessio D'Amato. A breve cominceranno anche in Sicilia e in Molise.