Le farmacie rurali, situate nei piccoli comuni, nei centri agricoli, montani e nelle isole minori, rappresentano spesso l'unico presidio sanitario rimasto al servizio delle comunità su questi territori e costituiscono un punto di riferimento essenziale per la popolazione delle aree interne.
E’ questo il presupposto della risoluzione approvata dal Consiglio regionale della Toscana all'unanimità con l'obiettivo di riconoscere ulteriormente il ruolo delle farmacie rurali e consolidarne l'attività e i servizi offerti. "Le farmacie rurali – ha spiegato il consigliere PD Mario Puppa, che ha presentato la risoluzione - sono riconosciute da una legge del 1968 e godono di un'indennità di residenza se ubicate in località con meno di 3mila abitanti. A nessuno sfugge l'importanza di questo tipo di presidio sanitario territoriale e anche la Regione ha previsto ed erogato, nel recente passato, finanziamenti per le farmacie disagiate, contributi che per l'anno in corso ammontano a 650mila euro".