
"Poco più di 4 miliardi per l'ammodernamento tecnologico degli ospedali, circa un miliardo e 700 milioni di euro per il rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e quasi mezzo miliardo per rispondere in maniera univoca a future possibili pandemie, attraverso un sistema innovativo per la salute". E' l'investimento "imponente" per la digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale previsto nel PNRR "che prevede di rinnovare i sistemi digitali e rafforzare gli strumenti di raccolta con l'elaborazione e l'analisi dei dati". Lo ha sottolineato il Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo in Senato al convegno 'Dati bene comune'. L'obiettivo, ricorda Sileri, è "garantire la diffusione del fascicolo sanitario elettronico e determinare la programmazione, l'erogazione dei servizi essenziali di assistenza, la democrazia dell'offerta sanitaria su tutto il territorio nazionale con una programmazione fattibile a 10 anni da oggi". Ma "per far sì che tutto questo possa avere una piena fruibilità dal livello locale al livello nazionale - sottolinea il sottosegretario - alla base deve esserci un rinnovamento culturale. Un rinnovamento che riguardi sia i cittadini, che devono essere formati all’utilizzo delle nuove tecnologie, ma soprattutto i professionisti che devono essere messi nelle condizioni ottimali per offrire servizi avanzati. Nella sanità del futuro - spiega Sileri - dovrà esserci quella comunicazione reale e costante tra centro e periferia, tra ospedale e territorio che è quello che abbiamo visto mancare, non in tutta Italia ma in moltissime aree del nostro Paese, nel periodo della pandemia.