Il Progetto Mimosa, appena avviato, vede i farmacisti impegnati nei confronti di un tema dalla forte valenza sociale: la violenza sulle donne. Oltre 19mila farmacie saranno impegnate a diffondere informazioni su tutti gli strumenti che queste donne hanno a disposizione per far fronte al problema, offrendo consigli e materiali su cui sono raccolti contatti e riferimenti di associazioni, centro antiviolenza e specialisti accreditati sul territorio pronti ad aiutare le persone vittime di maltrattamenti. Tutte le organizzazioni territoriali stanno lavorando per farsi promotrici di un cambiamento culturale e per permettere alle donne di avere maggiore consapevolezza del problema e dei propri diritti.
“L'accoglienza e l'ascolto rientrano nella natura della nostra professione”, dichiara il presidente nazionale di Federfarma Marco Cossolo. È per questo per Federfarma sostiene da anni il progetto Mimosa. “Ogni giorno milioni di cittadini entrano con fiducia nelle nostre farmacie dove ottengono risposte ai loro bisogni, non solo di salute. Questo progetto ci vede uniti con l'unico obiettivo di infrangere il muro della solitudine che imprigiona le donne tra le pareti domestiche, acuita nel periodo della pandemia”, precisa Cossolo. “In farmacia – sottolinea Patrizia Bifolco, vicepresidente di Federfarma Campania – le donne si sentono più sicure a confidarsi, sapendo che dall’altra parte c’è chi può tendere loro una mano. Una tendenza agevolata da due fattori, il rapporto di fiducia che porta le persone a rivolgersi al farmacista come a un consulente, e dalla forte presenza femminile, 80%, fra gli oltre 70 mila farmacisti che lavorano in farmacia. La porta per uscire dalla violenza si può sempre aprire”.
La campagna antiviolenza quest’anno, inoltre, si arricchisce anche con una app mobile “Bright Sky” della Fondazione Vodafone come ulteriore strumento informatico per supportare le vittime di maltrattamenti domestici. Da alcuni giorni nelle 19mila farmacie italiane sono in distribuzione degli opuscoli che forniscono tutte le informazioni necessarie per entrare in una rete di protezione. “Il progetto - spiega Angela Margiotta, presidente dell’associazione Farmaciste Insieme - consente alle donne vittime di maltrattamenti di avere consigli, informazioni, contatti e riferimenti di associazioni, centri antiviolenza e specialisti accreditati sul territorio pronti ad aiutarle”. Un progetto che vede anche l’impegno dei giovani farmacisti di Fenagifar, “Con coraggio e dedizione, siamo pronti a sostenere questa progettualità in ogni suo aspetto - conclude Carosio - un messaggio che non deve passare inosservato, al contrario deve stimolare un nuovo movimento culturale: la violenza contro le donne rappresenta una violazione dei diritti umani ed un importante problema di sanità pubblica, di cui non si può essere dormienti spettatori”.